Vostro Zio. “Il Zio” per l’umanità intera. Mai e poi mai “lo Zio”. Il Zio è il Comandante della nave da carico – anello di congiunzione nautico tra una caracca e un galeone – nota con il nome di “Tortuga”, in onore della leggendaria isola caraibica covo dei Fratelli della Costa, nell’epoca d’oro della pirateria. Marinaio di tempra eccezionale, di poche parole, coraggiosissimo, dotato di forza erculea e stazza fisica abnorme, sempre calmo e morigerato, beh, quasi sempre, egli non chiede altro che far bene il suo lavoro e, una volta finito, di riposare in santa pace nella sua cabina.
Parente carissimo nostro e vostro, spesso bistrattato in maniera odiosa per futili motivi se non per puro piacere del dileggio, il Zio non ama la compagnia (e a ragione) del prossimo e, anzi, la evita per quanto possibile. Il Zio, pertanto, spesso sogna di ritirarsi in un’ascetica pensione tra le selvatiche foreste dell’Oregon o in una villetta a schiera nel sonnolento paesone lombardo di Arluno, lontano da tutto e da tutti.
Purtroppo, qualche volta, solo qualche volta, succede che Il buon Zio, messo alle strette, perda le staffe e si trasformi in una violentissima, pericolosissima e inarrestabile bestia distruttrice di uomin… ehm, ecco, vogliamo dire che quando il buon Zio arriva suo malgrado ai ferri corti con i suoi sconsiderati detrattori, egli non le manda a dire e, in questi rari casi, in cui la sua proverbiale calma si offusca un poco, ne nascono poi alterchi – anche assai animati, non lo neghiamo, e ci mancherebbe! – che si potrebbero definire “molto spiacevoli” o “imbarazzanti”.
